In questa situazione, il Governo delle Isole Canarie è stato costretto ad impugnare l'ordinanza dinanzi alla Corte Suprema, come annunciato dal presidente dell'arcipelago, Ángel Víctor Torres. Abbiamo già comunicato le misure che l'Esecutivo Autonomo ha voluto prendere e cosa accadrebbe con la fine dello stato di allarme. (Puoi leggerlo qui).
Sabato e domenica scorsi l'organo giudiziario si è riunito in sessione plenaria straordinaria per affrontare le misure proposte dal governo delle Isole Canarie per contenere la pandemia dopo la fine dello stato di allarme. Nel complesso, le misure che limitano i diritti fondamentali sono state respinte.
Per questo motivo, le limitazioni all'ingresso e all'uscita delle persone sulle isole che si trovano al livello di allerta 3 e 4, come il coprifuoco, sono state respinte dal TSJC. Ciò che ha sancito è la limitazione delle persone che non convivono, né in riunioni pubbliche né private e/o in spazi aperti o chiusi..
Per quanto riguarda il "coprifuoco", il TSJC non lo ratifica all'unanimità poiché lo considera un confino notturno. Come recita l'ordinanza: “Se si intende tacitamente impedire che determinati comportamenti comportino un rischio maggiore per la salute pubblica perché si ritiene che di norma, per consuetudine sociale, avvengano di notte, affermano le autorità pubbliche con altri meno dannosi strumenti di intervento”.